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Salve a tutti voi. Sono un ragazzo di 27 anni di Perugia e da poco ho maturato la decisione, assieme ai miei genitori, di iscrivermi alla laurea magistrale in informatica presso l'Università di Trento. Fin qui tutto ok, se non fosse che il problema è che ho impiegato ben 8 anni a concludere la scadente laura triennale di Perugia... mi sento vecchio, fallito: mentre altri miei coetanei lavorano o frequentano istituti ben più "blasonati", mi ritrovo a rincorrere una stabilità che penso di poter raggiungere solo ora, dopo tutte le sofferenze che ho vissuto sulla mia pelle.
Partiamo dall'inizio: i primi due anni di università non ho fatto assolutamente nulla. Il perché è presto detto: vengo da un paesino di 10000 anime dove per tutti gli anni delle scuole medie e superiori sono stato preso in giro ed emarginato, a causa delle mie passioni (suonavo e disegnavo, la prima cosa la porto avanti tutt'ora, mentre la seconda no) e dal fatto di non essere abbastanza "ganzo" da essere incluso in una qualche compagnia (che io definirei in modo dispregiativo "branco"). Nel mio periodo di cazzeggio ho conosciuto tantissime persone (alcune sono tutt'oggi mie amiche) e, cosa più importante di tutte, ho trovato l'amore della mia vita (siamo fidanzati da 7 anni). Nel mentre, i miei mi aiutarono a prendere una casa in affitto, dove ebbi la fortuna di ritrovarmi 3 persone che... frequentavano informatica come me! Preparai molti esami assieme a loro, e lì per lì sembrava che sarei riuscito a rimettermi in paro... ma di lì a poco, la prima tragedia: la sorella di uno dei miei coinquilini morì a 30 anni in un incidente stradale. Inutile dire quello che successe in seguito: il ragazzo, a causa del dolore del lutto subito, abbandonò la casa, seguito da un altro coinquilino che è era amico della sorella defunta. Rimanemmo io e Andrea (il coinquilino "superstite") soli a cercare due nuovi affittuari... vennero ad abitare con noi due ragazzi che resero la nostra vita un inferno: portavano a casa chiunque, ogni sera era festa e casino fino alle 4 del mattino (vennero due volte i carabinieri per il macello) e la clausola di 6 mesi mi impedì di andarmene subito da quell'inferno di casa. Dulcis in fundo, durante una festa baciai un'altra ragazza, che si rivelò essere una psicopatica che contribuì in maniera determinante a rendere la mia vita un inferno (tutti i suoi ex mi minacciarono di morte la tizia mi tempestò di chiamate)... dovetti rivelare il tutto alla mia ragazza: passammo un lungo periodo di fortissima crisi, che contribuì a rendere il mio impegno nello studio minimo. Passato questo periodo e abbandonata la casa, ricominciai a studiare per recuperare tutto il recuperabile, ma la mia facoltà mostrò tutto il suo peggio: appelli per gli esami rimandati in continuazione, professori iper-pretenziosi o incompetenti che chiedevano cose al di fuori del programma e scritti/orali molto più difficoltosi rispetto a ciò che veniva proposto ai miei colleghi in corso. Io mettevo tutto l'impegno, la mia facoltà, di contro, rendeva la mia "risalita" ancora più ardua, nonostante alcuni esami mi piacessero tantissimo (un esempio su tutti: analisi numerica, esame interessantissimo, ridato 8 volte a causa del famigerato "terzo esercizio" che non comprendeva cose trattate nel programma ma bensì richiedeva un vero e proprio colpo di genio, altrimenti il voto dell'esame veniva compromesso in maniera significativa). in aggiunta a tutto questo, un mio parente cadde dalle scale e questo comportò un pellegrinaggio continuo casa-ospedale che toglieva sempre più tempo al mio studio. Dulcis in fundo, la band nella quale ho militato per tre anni, nel momento in cui sembrava che ci sarebbe stato il salto di qualità (firma per un etichetta e date all'estero), mi scaricò. Il motivo? Non andavo d'accordo col batterista, che durante le prove mi metteva puntualmente le mani addosso e mi prendeva costantemente in giro.. per il semplice fatto che volevo suonare live, mentre lui voleva rimanere in sala perché lo spettatore medio, secondo la sua opinione, non capisce un niente di musica! In aggiunta, il chitarrista, che era stato uno dei miei migliori amici, decise di non rivolgermi mai più parola per aver messo becco nella gestione della band... E' stata una delle ferite più grandi che io abbia mai subito e ci ho messo un anno e mezzo per riprendermi dal dolore di tutta questa faccenda. Ora dovrò discutere la tesi che tratterà di Oculus Rift e Samsung Gear VR e nel scriverla mi sono divertito moltissimo: al tutto va aggiunto pure che gli ultimi due esami (calcolo parallelo e realtà virtuale) sono stati molto stimolanti, permettendomi di portare a casa un 29 e un 30... Tutto ciò mi ha dato molto da riflettere: ma allora sono in grado di essere un buono studente! Non sono da meno rispetto ad altri, se voglio posso davvero raggiungere i traguardi che mi pongo... ne ho parlato a lungo coi miei e alla fine, dopo varie consultazioni con amici che studiano nel nord Italia, ho deciso di iscrivermi alla magistrale in Informatica di Trento. Uno dei fattori che di più ha contribuito è la possibilità di poter ottenere la Double Degree... sarebbe fantastico poter andare a studiare un anno ad Edimburgo, città bellissima.
L'unico problema è che non c'è giorno che non penso che sia tutto troppo tardi... che, forse, nel mentre soffrivo, sono passati tanti, troppi treni... e mi assalgono i dubbi... Vorrei chiedervi cosa ne pensiate di tutto questo: faccio bene? Avete dei consigli da darmi che possano aiutarmi a "rimettermi in sesto"? Vi ringrazio per la pazienza e, in anticipo, dei preziosi consigli.